DISABILI INVISIBILI

"Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi"
(Charles Hughes)

Chi sono i disabili invisibili?

Quando vedete una persona senza carrozzina utilizzare i servizi o il parcheggio accessibili, vi siete mai trovati a giudicarla solo perché non siete in grado di vedere la sua disabilità?

A me succede spesso, mi giudicano senza sapere. Perchè anche io sono una disabile invisibile.

Le tipologie di disabilità invisibile sono diverse: patologie cardiache, sindromi da fatica cronica, sclerosi multipla, sclerodermia, endometriosi.

La mia disabilità è quella dei portatori di stomia. Puo’ essere causata da diversi fattori, ad esempio fistole, il morbo di Crohn, un tumore all’intestino, alla vescica, alle ovaie.
Qualcosa con cui dovrai convivere tutta la vita, che non si vede da fuori ma fa tanto male dentro.
Necessitiamo di bagni puliti, con piano d’appoggio e lavandino per poterci cambiare.
Dai nostri sacchetti ogni tanto si sentono rumori poco piacevoli.
Dobbiamo portare sempre con noi tutto il materiale medico necessario, rendendo complesso spostarsi e/o viaggiare.
Gli sport agonistici, come quelli che praticavo io ovvero Basket, Freeriding e Alpinismo, ci sono preclusi.
In aereo dobbiamo sempre portarci un certificato medico che ci autorizzi a portare in cabina il materiale medico necessario, e spesso ci troviamo a dover litigare col personale dei controlli di sicurezza.
A volte dobbiamo scappare velocemente in bagno, lasciando i nostri interlocutori stupefatti.
Anche fare il bagno al mare o anche solo mettere un costume è un problema.

La nostra situazione non è facile, è vero, ma la forza che ti danno amici, parenti, conoscenti, la voglia di vivere che impari dopo aver affrontato la morte (passai 6 mesi in ospedale subendo più di 10 interventi) e l’impegno nel cercare di raggiungere nuovi obiettivi ci permette comunque di vivere un’esistenza degna di questo nome.

Certo non potro’ mai più scalare nuovamente il Cervino-Matterhorn o lo Sotckhorn, certo non potro’ mai più giocare a Basket ad alto livello, non potro’ mai più affrontare con gli sci le discese estreme dai paesaggi mozzafiato nella solitudine delle montagne, non potro’ mai più fare apnea esplorando i fondali dei miei mari.
Gli obiettivi sono cambiati.
Ma nessuno potrà mai togliermi la felicità di salire in montagna e dominare l’orizzonte, anche se con un treno a cremagliera, o di andare al mare e fare il bagno nelle nostre meravigliose acque, anche se in costume intero.

Quello che più non piace a noi invalidi invisibili non è l’aver cambiato i nostri obiettivi, sono i commenti e i giudizi. Fanno male.
Quando in spiaggia delle adolescenti ti guardano e ti giudicano per il tuo costume intero, non sapendo che sei costretta a indossarlo, quando esci da un bagno disabili e vieni rimproverata perchè non sei in carrozzina, quando un rumore esce dalla tua sacca e vieni apostrofata.

Ecco perchè nessuno dovrebbe mai giudicare il prossimo e i motivi per cui non bisognerebbe giudicare sono tantissimi.
Nessuno dovrebbe ergersi a giudice, basta guardare gli haters che spopolano sui social media, che invidiano la vita di altri e passano la propria a insultarli perchè la loro evidentemente non è così bella.
Non si dovrebbe mai ridere della sofferenza altrui. In nessun caso.

In Europa ci sono tantissime iniziative per noi:

- Nel 2018 più di 2500 supermercati in tutto il Regno Unito hanno installato delle segnaletiche per servizi accessibili che faranno riferimento alle disabilità invisibili, non solo a quelle in carrozzina.
- In Svizzera, Germania e altre nazioni del nord Europa l’associazione Pro Infirmis ha creato la Eurokey. Una chiave che apre gli ascensori riservati ai disabili, apre tutti i bagni disabili presenti in luoghi pubblici e privati che viene fornita a noi disabili invisibili oltre che ai disabili fisici. In questo modo chi non ne ha diritto non puo’ usare i nostri bagni, che restano così puliti, fruibili e soprattutto sono rintracciabili tramite una semplice APP sullo smartphone o su Internet. In Italia siamo ancora molto indietro purtroppo.

Se eletta, portero’ in Europa tutta la mia esperienza su queste tematiche e mi impegnero’ perchè anche l’Italia venga obbligata a dotarsi di servizi e sistemi quantomeno al pari di quelli delle altre nazioni Europee per i disabili e i disabili invisibili.

Evviva gli invalidi invisibili!!

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